FEDELTÀ DEL SUONO 256 – aprile 2017

E’ un mondo difficile, molto difficile…

 

E’ un mondo difficile

e vita intensa

felicità a momenti

e futuro incerto

il fuoco e l’acqua

con certa calma

serata di vento

e nostra piccola vita

e nostro grande cuore

 

Porque voy a creer yo en el amor

si non me entiende no me comprenden tal como yo soy

Porque voy a creer yo en el amor

si me traiciona y me abandona cuando major estoy

No sabemos muy bien entre tu y yo

y aunque parezca no tienes la culpa la culpa es del amor

 

E’ un mondo difficile

e vita intensa

felicità a momenti

e futuro incerto

 

No puedo convencer a mi corazon

si yo no dudo y estoy seguro que el tiene razon

No voy a asesinar esa sensacion

si yo la quiero yo la deseo aunque me de’ dolor

Yo no quiero sufrir pero aqui’ estoy

y estoy sufriendo y no me arrepiento me cago en el amor

 

E’ un mondo difficile

e vita intensa

felicità a momenti

e futuro incerto

il fuoco e l’acqua

concerto calma

serata di vento

e nostra piccola vita

e nostro grande cuore

 

Porque voy a creer yo en el amor

si non me entiende no me comprenden tal como soy yo

Porque voy a creer yo en el amor

si me traiciona y me abandona cuando major estoy

No sabemos muy bien entre tu y yo

y aunque parezca no tienes la culpa la culpa es del amor

Yo no quiero sufrir pero aqui’ estoy

y estoy sufriendo y no me arrepiento (me cago en el amor) me cago en el amor

Me cago en el amor

Me cago en el amor

 

Vita mia

 

E’ un mondo difficile

 

“Me cago en el amor”

Tonino Carotone

 

 


Non posso non riprendere ciò che leggerete qualche pagina più avanti a firma di Lorenzo Zen.

Non posso perché ciò che ho letto mi ha molto colpito.

Riassumo brevemente: Lorenzo parla di un ragazzo che ha scritto su FB una frase scioccante perché pronunciata, non già da uno dei tanti giovani senza passioni che siamo abituati a vedere nelle nostre giornate, ma da un sedicente appassionato di alta fedeltà.

La riporto integralmente:

 

Per me l’alta fedeltà è l’alta fedeltà, la musica è la musica.

Così come la fotografia è la fotografia e un tramonto è un tramonto.

Intendo ovviamente dire che la solita tiritera che “il fine è la musica” con me non attacca.

Divertirmi con l’hi-fi implica una serie di altri giochi, esperimenti, studi e scoperte che ben poco ormai hanno a che vedere con il conseguimento di un “buon ascolto” che altrimenti avrei raggiunto ampiamente da molto tempo”.

 

Lorenzo ha già espresso in maniera fine e arguta, come sempre il suo pensiero, io invece non essendo né fine nè arguto mi limiterò a considerazioni più terra terra…

 

MA VERAMENTE QUESTO RAGAZZO SI DEFINISCE UN APPASSIONATO DI HI-FI?

 

Confondere il mezzo con il fine è di per sé segno di un impoverimento generale, come vedere ai concerti tutti quei ragazzi che non guardano il concerto attraverso i propri occhi ma attraverso lo schermo del cellulare puntato sul concerto.

FOLLIA.

 

Follia ancora più grande se pensiamo che questo nostro hobby è anche costoso, visto che si paga per comprare l’impianto, si paga per gestirlo, si paga per comprare i dischi, si paga per acquistare servizi di download di musica in HD…insomma, secondo quel ragazzo, pagheremmo, e anche molto, non già per ascoltare meglio la musica che ci piace, ma per il gusto di scoprire, di studiare e di giocare?!?

 

Che cosa c’è da scoprire di così interessante in un lettore CD? O in un DAC?

A meno che io non sia un ingegnere, francamente non trovo nulla di eccitante in un circuito stampato e in quattro fili. Probabilmente quel ragazzo è un tecnico (senza offesa per i miei tanti amici tecnici!) più interessato al mezzo che al fine.

E d’altronde scrive che la fotografia è la fotografia e un tramonto è un tramonto, come a voler dire: è inutile che mi raccontiate che la macchina fotografica può essere al servizio dell’arte: una foto è una foto!

 

Quindi, ognuno di noi che prende in mano una macchina fotografica diventa automaticamente Helmut Newton solo per il fatto di possedere l’oggetto, a patto però di studiarne per bene i segreti tecnici…della macchina fotografica, ovviamente, non dell’inquadratura o della luce!

Prendo un pennello, lo analizzo, ne conto le setole, ne valuto lo spessore, misuro la consistenza dell’impugnatura…

 

ET VOILÀ…

 

sono diventato Mirò!

 

Credo che dietro ai tanti tecnici e tecnicismi che ci circondano si nasconda non solo molta solitudine ma anche tanta ignoranza, mancanza di Sapere, totale assenza di pathos.

 

C’è gente che si rifugia nell’illusione di poter misurare tutto, di poter codificare qualsiasi cosa, di riuscire a pesare la vita, tranne poi accorgersi che una donna è bella non già per le sue misure o per l’aderenza a dei canoni ma perché ci piace!

Suscita in noi delle emozioni…non misurabili ne valutabili oggettivamente.

 

Misuroni e ascoltoni, come li chiama Lorenzo, in una continua rincorsa a chi possiede il Verbo senza accorgersi che la Vita non si misura, che ci sono cose che non si possono misurare o standardizzare e che il bello è proprio nella TOTALE MANCANZA DI VERITA’ ASSOLUTE.

 

Noi siamo su questa Terra non già per misurare e comprendere tutto nella vana illusione che ciò ci renda migliori. Noi siamo qui per Amare, per provare emozioni e con ciò scoprire quella Verità che è dentro di noi.

 

Mi piacerebbe parlare con quel ragazzo e spiegargli che un pianoforte si accorda ad orecchio, che lo stesso dicasi per un violino e non c’è strumento che tenga.

Che Stradivari era Stradivari non perché misurasse tutto ma perché, probabilmente, cercava di mettersi in contatto con il Mondo e valutava che tutto, ma proprio tutto, ha un peso anche se non può essere pesato.

Che una fotografia è una fotografia ma ci sono fotografie che sono più fotografie di altre.

Che un tramonto sarà pure un tramonto ma che, visto in compagnia della persona amata, diventa IL TRAMONTO.

 

E che la musica è emozione solo se la ascoltiamo con il cuore e non con i migliori diffusori del mondo…

 

Mi piacerebbe lasciare a quel ragazzo una frase che rileggo spesso: “Verrà un giorno, Sagredo, che l’uomo si risveglierà dall’oblio e finalmente comprenderà chi è veramente e a chi ha ceduto le redini della sua esistenza, a una mente fallace, menzognera, che lo rende e lo tiene schiavo… L’uomo non ha limiti e quando un giorno se ne renderà conto, sarà libero anche qui in questo mondo”.

 

La Vita è nelle emozioni…e quelle non si possono misurare ma soltanto provare.

 

E’ sicuramente un mondo difficile, molto difficile…

 

Buona musica e avanti tutta!

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EDITORIALE

E’ un mondo difficile, molto difficile…

di Andrea Bassanelli

 

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