Il cablaggio “in aria” garantisce inoltre al progettista una completa libertà di realizzazione e di selezione della componentistica (marchi, tipologia di conduttore e isolante, grandezza e geometria). Grande importanza ha avuto lo studio dell’orientamento dei vari componenti e del loro posizionamento nello spazio all’interno dello chassis, che ha richiesto un’amplia varietà di simulazioni e test di soluzioni che diminiussero l’interazione elettrica tra la componentistica e lo chassis stesso, per ottenere un incremento di purezza e risoluzione. Gli interventi progettuali sulla minimizzazione delle criticità e sulla massimizzazione dei benefici si sono estesi ai più piccoli dettagli, dal singolo componente al singolo collegamento, alla sua conseguente interazione con il sistema. Si sono sviluppate tecniche di modularizzazione dei circuiti (ad esempio il MOTA Modular Output Tube Assembly) che permettono al sigolo stadio di essere controllato ed ottimizzato indipendentemente anche dal punto di vista delle sue interazioni con l’energia meccanica in ingresso nello chassis. Lo sdoppiamento dei telai con la separazione dell’alimentazione minimizza l’impatto delle vibrazioni esterne anche grazie alla ricerca del punto ottimale di accoppiamento tra gli stessi realizzata attravenso un treppiede con interfaccia sferica in acciaio e piedini disaccoppianti dal suolo.
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