Gent.mo Direttore,
intanto i miei ringraziamenti per lo spazio che ha voluto dare alla nostra discussione epistolare e spero che possa essere utile ai lettori.
Ma mi sembra che, sia i si che i no, abbiano poco colto lo spirito con cui ho iniziato questo “dibattito”, infatti ho spiegato che, ultimamente, leggo distrattamente la rivista perché trovo pochi articoli che MI interessano, ma non ho mai detto né pensato che CHF sia una pessima rivista.
Avevo promesso a Bassanelli, su sua sollecitazione, che avrei continuato ad acquistare almeno altri due numeri e l’ho fatto, anzi penso che ne acquisterò altri per vedere come sta andando.
Per quanto riguarda la lettera del sig. Antonio Palese vorrei precisare che mi ritengo un autocostruttore dilettante evoluto perché ad oggi ho costruito almeno 15 casse, sia in sospensione, sia bass reflex con condotto e con passivo e CAVV, il tutto servendomi della letteratura (vedi il compianto Giussani) e dei programmi tipo AFW pro. Effettuando misure in ambiente, dove le casse suoneranno, con microfono Behringer ECM8000 preamplificato con Behringer Tube Ultragain MIC200 ed amplificatore apposito e programmi come REW. Nulla di esoterico ma in linea con le mie esigenze.
Siccome poi non ho intenzione di stravolgere l’arredamento della mia abitazione, l’articolo di Bonioli sulla questione delle correzioni ambientali non mi interessa; non dico che si un inutile o cattivo articolo, dico che a ME non interessa. Come interessano poco quelli sui CAD dato che li uso da anni anche per progetti di pura elettronica. Ed anche quelli che definisco ” guarda-come-sono-bravo”, tipo il signore che ha realizzato il contenitore per l’amplificatore di Marzullo, e che evidentemente possiede un’officina specializzata, progetto che credo nessuno dei lettori possa realizzare. Ma non è il solo caso. Anche questo è un aspetto che andrebbe preso in considerazione perché qualcuno potrebbe essere addetto alla valutazione dei progetti che arrivano in redazione e, per esempio, riferendosi all’esempio citato, potrebbe decidere di non riservargli molte pagine ma di pubblicarlo con 3/4 foto ed una descrizione ristretta.
Ma il sig. Antonio Palese su una cosa ci ha azzeccato; gli articoli che promette di pubblicare e che mi farò scrupolo di non leggere perché non ho mai sopportato gli articoli tuttologi e prolissi. E, se mi si permette, avverto una sensazione appena, appena, di presunzione quando afferma di articoli mai trattati da alcuna rivista del settore… Per quanto mi riguarda leggere articoli sulla costruzione di casse o di amplificatori mi interessa molto, non per copiare quanto per vedere come qualcuno progetti e realizzi un diffusore acustico, cosa che può dare spunto e idee nuove da utilizzare. Ad esempio qualche tempo fa ho pubblicato su CHF un articolo su delle casse di alcuni anni fa, le “Siloe” i cui componenti (altoparlanti) non erano più reperibili, ed io ho provato a sostituirli con altri, ovviamente riprogettando il crossover, ottenendo un discreto risultato, tanto che diverse persone mi hanno scritto in privato per avere consigli in merito e mi hanno mandato le foto delle loro realizzazioni.
Per quanto riguarda il saper fare saldature, informo il sig. Palese che ho iniziato a farle negli anni ’70 su componenti elettronici .
A parte ciò, potevo benissimo cessare l’acquisto di CHF in silenzio e senza alzare polveroni ma ho preferito scrivere al direttore Bassanelli perché credo che tra una rivista ed i lettori si crei una forma di amicizia e tra amici si possono dire anche cose poco gradite con lo spirito che possano servire a migliorare le cose.
Gentilissimo Bassanelli ti ringrazio ancora per l’attenzione che mi hai riservato. Spero che ci siano per parecchio tempo le condizioni che mi consentano di seguirvi.
Con amicizia
Claudio Soldi
Come avevo promesso il mese scorso, avrei atteso una risposta di Claudio Soldi per riprendere l’interessante discussione circa “ZERO?!? Oppure no?!?” di due mesi fa.
Puntualmente Claudio mi ha cortesemente risposto e ho deciso (anche per mancanza di spazio nell’apposita rubrica) di dedicare ancora il mio editoriale alla sua intelligente e critica osservazione di qualche mese fa.
Credo che il mio compito, giacché non posso supportarvi dal punto di vista tecnico, sia quello di raccogliere e organizzare i vostri suggerimenti, cercando di fare una rivista che OGNI MESE sia la più interessante e varia possibile.
A leggere ciò che Claudio Soldi mi scrive sembrerebbe che la strada intrapresa non sia poi così sbagliata ma attendiamo i prossimi sviluppi (già arrivati!) per continuare e cercare di completare questa trattazione…
Scrivetemi, come sempre, quello che ne pensate a:
Buona musica e avanti tutta!
PS
Tutti sappiamo che il numero ZERO sia stato una invenzione degli Arabi, grandi matematici, e in particolare di Muhammad ibn Musa al–Khwarizmi.
Pochi invece sanno che la sua diffusione in Italia e in Europa è opera del grandissimo matematico italiano Leonardo Fibonacci, che per primo ne parlò nel suo libro “Liber abbaci” del 1202.
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Grazie a Fibonacci…
di Andrea Bassanelli
Lettere al Direttore
COVER STORY
“BANALE” progetto per pilotare i VU meter
di Guido Ballocca
TEORIA
I filtri
(2^ parte)
di PierLuigi Marzullo
PRATICA
Amplificatore MOS PP HD
Tubes Transistor Mosfet (TTM)
di Daniele “DANFAI” Failli
ABC
Onda su onda
Corrente continua e alternata
di Angelo Bricocoli
ABC-D #07
Comparatori ed ADC
di Marco Rampin
CLUB DEI LETTORI
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