FEDELTÀ DEL SUONO #320 – NOVEMBRE 2022 – NULLA È CERTO
Nulla è certo
Se vuoi diventare un vero cercatore della verità,
almeno una volta nella tua vita devi dubitare,
il più profondamente possibile, di tutte le cose.
CARTESIO
DOTTI, MEDICI E SAPIENTI
[Strofa 1]
E nel nome del progresso
Il dibattito sia aperto
Parleranno tutti quanti
Dotti medici e sapienti
Tutti intorno al capezzale
Di un malato molto grave
Anzi già qualcuno ha detto
Che il malato è quasi morto
Così giovane è un peccato
Che si sia così conciato
Si dia quindi la parola
Al rettore della scuola
Sono a tutti molto grato
Di esser stato consultato
Per me il caso è lampante
Costui è solo un commediante
No, non è per contraddire
Il collega Professore
Ma costui è un disadattato
Che sia subito internato
Al congresso sono tanti
Dotti, medici e sapienti
Per parlare, giudicare
Valutare e provvedere
E trovare dei rimedi
Per il giovane in questione
[Strofa 2]
Questo giovane è malato
So io come va curato
Ha già troppo contagiato
Deve essere isolato
Son sicuro ed ho le prove
Questo è un caso molto grave
Trattamento radicale
Quindi, prima che finisca male
Mi dispiace dissentire
Per me il caso è elementare
Il ragazzo è un immaturo
Non ha fatto il militare
[Ritornello]
Al congresso sono tanti
Dotti, medici e sapienti
Per parlare, giudicare
Valutare e provvedere
E trovare dei rimedi
Per il giovane in questione
[Strofa 3]
Permettete una parola
Io non sono mai andato a scuola
E fra gente importante
Io che non valgo niente
Forse non dovrei neanche parlare
Ma dopo quanto avete detto
Io non posso più stare zitto
E perciò prima che mi possiate fermare
Devo urlare, e gridare, io lo devo avvisare
Di alzarsi e scappare anche se si sente male
[Outro]
(Vai scappa, scappa, scappa, prendetelo, prendetelo, fermatelo, guardie)
ALBUM: Burattino senza fili
ARTISTA: Edoardo Bennato
ANNO: 1977
Nel numero 319 iniziavo questo editoriale con queste parole: “Carissimi lettori, inizio subito con lo scusarmi per il ritardo con il quale siamo usciti in edicola questo mese, dovuto esclusivamente al reperimento della carta… a costi economicamente tollerabili…” ma non potevo immaginare che mi sarei dovuto scusare di nuovo con voi subito dopo e questa volta per una tragedia che ha portato via con se DODICI VITE oltre a numerosi feriti e a miliardi di danni nelle zone tra Ancona, Pesaro e Urbino. Danni incalcolabili per una alluvione che probabilmente non poteva essere preventivamente annunciata ma forse sarebbe stato possibile prevenire visto che il fiume Mise era già straripato nel 2014 e da allora ad oggi quasi nulla è stato fatto per mettere in sicurezza le popolazioni e i territori interessati… e che ha colpito anche le nostre riviste, provocando un ulteriore slittamento dei tempi di uscita.
MI SCUSO ANCORA CON VOI TUTTI PER IL PRIMO RITARDO DAL 2003 AD OGGI!
Da quando fondai la BLU PRESS nel settembre 2003, presi l’impegno con me stesso di uscire TUTTI I MESI, cosa che è prontamente accaduta. Infatti dal 2004 ad oggi le riviste sono uscite TUTTI I MESI, agosto compreso, e sempre intorno alla metà del mese. Tranne in due occasioni: nel 2020 a causa del Covid e ora a causa della crisi delle materie prime che ci ha colti di sorpresa. L’alluvione e il conseguente ulteriore slittamento è stato una conseguenza del primo problema…
Venendo al numero di questo mese vorrei per una volta usufruire di questo mio spazio per dare una risposta ad un lettore che mi scrive:
Caro Direttore,
a scuola la mia maestra quando andavo fuori tema mi diceva che avevo fatto la pipì fuori dal vaso, se ti fosse sfuggito vorrei ricordarti che il nome della rivista è “Fedeltà del Suono” e che le “rimuginazioni” del sig. Lorenzo Zen apparse su FDS 318 a pag. 36 sono completamente avulse rispetto agli argomenti che dovreste trattare e francamente al sottoscritto non interessano assolutamente nulla. Ormai abbiamo capito come la pensa il sig. Zen, non importa che tutti i mesi ce lo ripeta, se vuole scrivere su certi argomenti semplicemente deve cambiare testata, noi ce ne faremo una ragione. Le sue affermazioni su argomenti delicati e divisivi non possono essere trattate con tale superficialità assolutamente di parte (in luogo della parola vaccini viene usato il termine “intrugli”, “millantata cura”), definendo poi chi ha una diversa opinione con termini poco rispettosi come “ingenui”, in un “…sapiente indotto dormiveglia” e con “spappolamento delle consapevolezze”, per poi chiudere in bellezza definendo il nostro sistema democratico “…ormai a livelli di Bokassa, il famoso dittatore africano”, ora qui mi sarei aspettato una sua presa di distanze e visto che non lo ha fatto, per favore, mi spiegate entrambi che analogie ci trovate fra la nostra Repubblica e l’impero Centrafricano, altrimenti sono chiacchere da bar che vi pregherei di evitare in futuro.
Grazie e saluti.
Paolo Baldassini
Caro Paolo non credo che Lorenzo abbia fatto la “pipì fuori dal vaso” perché il suo spazio non ha un tema come non lo ha questo mio spazio ne lo ha lo spazio di Umberto Nicolao. Questi sono degli “editoriali” e quindi, come tu giustamente facevi notare, sono approvati direttamente dall’editore. Alle volte ne rispecchiano il pensiero altre volte no ma è facoltà dell’editore dare questi spazi a persone di sua fiducia e che sono note ai propri lettori, come in questo caso.
Mi spiace che tu, caro Paolo, non trovi interessanti le parole di Lorenzo ma io non eserciterò mai il mio diritto di censura nei suoi confronti, come nei confronti di nessun altro, lettori compresi. Questo, piaccia o non piaccia, è il mio tratto distintivo e intendo portarlo avanti finché sarò io l’editore di questa rivista.
Tu, come tutti i lettori, avete il sacrosanto diritto di protestare se qualcosa in questa rivista non dovesse piacervi, come stai facendo tu con questa tua graditissima lettera, financo ad arrivare alla protesta più estrema: quella di non comprare più la rivista stessa!
Io credo fermamente nel DIRITTO alla LIBERTÀ che però deve essere collegato al DOVERE del RISPETTO DELLE REGOLE. Noi abbiamo vissuto un periodo nel quale le nostre libertà individuali sono state limitate nel nome di un superiore diritto alla salute e, in fondo in fondo, alla Vita… o almeno questo è quello che ci hanno raccontato.
Il green pass ne è stato l’emblema principale ma anche, per certi versi, la fonte del rifiuto di certe verità imposte, situazioni impensabili per chi come fa del suo ADOGMATISMO la ragione di Vita. Era infatti chiaro a tutti che il green pass NON SERVIVA A NULLA: non garantiva che chi lo avesse avuto non sarebbe stato infetto ne tanto meno che il suo possessore non avrebbe potuto infettare. Io, da paziente oncologico, ho fatto tutte e tre le dosi di vaccino e quindi ero in possesso del green pass, eppure dopo la terza dose mi sono infettato e quindi avrei potuto a mia volta infettare. Sono la prova provata che quello strumento era ASSOLUTAMENTE INUTILE per prevenire la diffusione della malattia mentre invece era stato proposto proprio per quel motivo.
Circa il vaccino non le saprei dire, io ne ho fatti tre e mi sono infettato due volte: probabilmente se non lo avessi fatto sarei stato più male, magari sarei finito in ospedale… non lo so, ma nel mio caso il vaccino non mi ha impedito di prendere il Covid ne mi ha protetto da una forma grave visto che ho realmente rischiato di finire in terapia intensiva. Quindi, dove sta la VERITÀ? Forse Lorenzo con il suo linguaggio diretto e senza troppi giri di parole voleva proprio dire questo: non fidatevi troppo di quello che vi dicono ma fidatevi del vostro giudizio! Non siate “ingenui” nel senso di non fidarsi solo del mainstream imperante ma formatevi una VOSTRA OPINIONE.
Questa rivista ha l’ambizione di essere ANCHE QUESTO: un posto dove le opinioni di tutti sono bene accette, dove si possa tranquillamente criticare duramente anche il direttore, ci mancherebbe altro, senza la paura che il di rettore stesso, approfittando del suo diritto di parola, possa rigirare la frittata a suo piacimento.
Io, caro Paolo, ho troppo a cuore il concetto di LIBERTÀ per abusarne a mio vantaggio.
Non so se sono riuscito a convincerti, ma spero di averti almeno fatto venire il dubbio che magari la VERITÀ non risiede ne nelle parole di Lorenzo e nemmeno nelle tue, ne tantomeno nelle mie… la VERITÀ infatti non è di questo luogo ne di questo tempo… LA VERITÀ È.
Vi invito a tenere d’occhio i nostri canali social su Facebook e il nostro sito web nelle prossime settimane, dove vi informeremo sugli sviluppi della situazione e su nuove iniziativa ONLINE che potrebbero vedere PRESTO la luce!
Prima di salutarvi, non posso che invitarvi nuovamente a SOSTENERCI sottoscrivendo l’abbonamento a FEDELTÀ DEL SUONO oppure a rivolgervi, come avete sempre fatto, al VOSTRO EDICOLANTE DI FIDUCIA che continuerà a fornirvi la VOSTRA COPIA DELLA RIVISTA! Se, per qualsiasi motivo, non dovesse più averla, potete chiedere al VOSTRO EDICOLANTE di farsela rimandare oppure POTETE SCRIVERE A:
chiedendo di acquistare la copia di questo numero, ma prima dell’uscita del numero successivo, allo STESSO PREZZO DI COPERTINA, SPESE DI INVIO COMPRESE.
Scrivetemi pure, come sempre, senza remore a:
abassanelli@fedeltadelsuono.net
Buona musica e avanti tutta!
Andrea Bassanelli
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Nulla è certo
di Andrea Bassanelli
IN COPERTINA
Pink Floyd
Ancora porci con le ali
di Mauro Bragagna
IL CAPPELLO A CILINDRO
Lettere al Direttore
di Andrea Bassanelli
ADVENTURES IN HI-FI
Ancora sul MoFi-gate. Poi basta.
di Umberto Nicolao
IL REGNO DEGLI ASCOLTI
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Diffusore due vie da supporto o da scaffale
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Accessori – Modulo Iscrizione
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LA BACCHETTA MAGICA
FDS MUSICA a cura della Redazione
Disco del mese di Mauro Bragagna
Valentina Cenni, Stefano Bollani
“Via dei Matti n. 0”
Jazz dischi di Francesco Peluso
Rock e i suoi fratelli audiofili
di Mauro Bragagna
Deus Ex Audio di Paolo Lippe
Here is Gerry Mulligan At his rare of all rarest performances Vol. 1 (LP)
(Gerry Mulligan – New York December 1960 – CD)
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