Si chiama Wave Field Synthesis (WFS) ed è una tecnica capace di creare fisicamente un campo sonoro all’interno del quale gli spettatori possono localizzare i suoni individuando la loro provenienza e distanza.
L’effetto è quello di un suono tridimensionale e le applicazioni future sono molteplici tra cinema, teatro, musica, arte contemporanea e non solo…
La prima occasione per assistere dal vivo ad uno spettacolo che sfrutta la WFS sarà il 15 gennaio al Piccolo Teatro di Milano in occasione della prima di “Panico” il nuovo spettacolo di Luca Ronconi, in scena fino al 10 febbraio.
Gli spettatori avranno la possibilità di vivere un’esperienza sonora unica e affascinante dove l’alta tecnologia diventerà in sostanza invisibile agli occhi e parte stessa dello spazio circostante. Lo spettatore avrà la sensazione di un ascolto naturale ma amplificato e nonostante tutto percepirà spazio, profondità e volumi in relazione agli spostamenti degli attori sul palco e alla loro posizione in platea.
La WFS arriva in Italia dopo tre anni di sperimentazione del sound designer Hubert Westkemper e grazie al supporto una giovane azienda napoletana, la 3D Sound Image, che è l’importatrice italiana della tecnologia prodotta dalla Sonic Emotion di Zurigo.
Per lo spettacolo di Luca Ronconi, Hubert Westkemper ha ideato un sistema di Sound Reinforcement che combina la Wave Field Synthesis (Il processore Wave della è della Sonic Emotion) con l’acustica virtuale generata dal software SPAT sviluppato all’I.R.C.A.M. (Institut de Recherche et Coordination Acoustique/Musique) di Parigi con un sistema di tracking o RTLS=Real time location System, che funziona come un piccolo sistema GPS locale.
Per chi vorrà approfondire i segreti e i meccanismi della WFS il 16 e 17 febbraio a Milano Hubert Westkemper terrà un workshop dedicato – all’interno di “Suoni in Corso”, tecniche di creazione, trattamento ed elaborazione del suono a cura di AGON.
Nelle parole dello stesso Westkemper: “Sono convinto che il suono, generalmente confinato negli ambiti della semplice tecnica, abbia molte potenzialità ancora da scoprire. Attraverso la WFS è possibile arricchire l’apporto sonoro di inventiva e tridimensionalità in modo da conferire alla tecnologia uno spessore più denso di significati e una sua valenza anche drammaturgica.”
SCHEDE DI APPROFONDIMENTO
WAVE FIELD SYNTHESIS
La WFS riproduce sorgenti sonore e spazi virtuali attraverso un vero e proprio “rendering audio”, generando un campo sonoro fruibile per un’ampia zona di ascolto.
Una rivoluzione sostanziale rispetto alle attuali modalità di diffusione del suono: la nuova tecnica genera fisicamente un campo sonoro indipendente dalle caratteristiche fisiche dello spazio reale in cui ciò avviene e permette agli ascoltatori di muoversi liberamente al suo interno, di localizzare voci, strumenti e altri suoni a varie distanze, e anche in movimento, come se fossero reali.
Per generare queste sorgenti virtuali, la WFS sostituisce le onde sonore – che nella realtà si propagano concentricamente – con “fronti sonori” curvati in maniera identica e diretti verso chi ascolta. I segnali audio sono generati da un sofisticato sistema di calcolo e inviati a decine di diffusori, i quali agiscono come fossero un diffusore unico.
BIOGRAFIA : HUBERT WESTKEMPER
Hubert Westkemper nasce il 3 febbraio 1953 a Francoforte. Nel 1981 si laurea in ingegneria del suono presso la Hochschule der Künste di Berlino e dai primi anni ottanta vive e lavora in Italia. La parte principale del suo lavoro è dedicata al sound design per produzioni teatrali.
Ha al suo attivo collaborazioni con molti registi italiani ed internazionali tra i quali Luca Ronconi (collaborazione ventennale cominciata nel 1986 con Ignorabimus), Robert Wilson (Come in under the shadow of this red rock di T.S.Eliot, Persephone e G.A. Story), Jerome Savary (Blimunda opera di Azio Corghi su testo di José Saramago), Peter Stein (Tat’jana opera di Azio Corghi), Mario Martone (Operette morali e il film Noi credevamo) con compositori quali Luciano Berio (Cronaca del luogo, Festival di Salisburgo), Luca Francesconi (Gesualdo considered as a murderer, Amsterdam) e Fabio Vacchi (ll letto della Storia, regia Barberio Corsetti) dando il suo contributo ad importanti istituzioni tra cui il Teatro alla Scala, il Piccolo Teatro di Milano, la Biennale di Venezia, il Festival di Spoleto, il Maggio Musicale Fiorentino e il Festival di Salisburgo.
Nel 2005 vince il Premio dell’Associazione Nazionale dei Critici Teatrali e il Premio UBU per il sound design di Elettra di Hugo von Hoffmannsthal.
Socio fondatore e ingegnere del suono di AGON, insegna presso l’Accademia di Brera e la Civica Scuola Paolo Grassi di Milano, collabora con RAI-Radio 3 e con la RadioTelevisione svizzera italiana (RTSI).
3D SOUND IMAGE S.R.L.
La 3d sound image è una nuova società che opera nel settore 3D sia nell’ambito delle proiezioni che nell’ambito dell’audio. Tecniche in continuo sviluppo grazie alla ricerca di professionisti del settore, permettono alla 3d Sound Image di essere un’azienda sempre all’avanguardia nella fornitura di apparecchiature e servizi che rendono possibile la spazializzazione delle immagini e dei suoni che fino ad oggi erano “ piatti” con un effetto che si discosta notevolmente dalle precedenti esperienze percettive.
L’azienda è quindi in grado di offrire un servizio “ a 360° ”, per rendere protagonista della scena lo spettatore, che si sentirà proiettato nella dimensione di ciò che gli si sta presentando.
Il servizio è completamente personalizzabile, adattabile a qualunque tipo di esigenza, per garantire al cliente la massima libertà di espressione.
Informazioni:
3D Sound Image www.3dsoundimage.com
Piccolo Teatro di Milano www.piccoloteatro.org
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