Nihil sub sole novum

Che cosa sei, che cosa sei, che cosa sei
Non vorrei parlare
Cosa sei
Ma tu sei la frase d’amore cominciata e mai finita
Non cambi mai, non cambi mai, non cambi mai
Tu sei il mio ieri, il mio oggi
Proprio mai
È il mio sempre, inquietudine
Adesso ormai ci puoi provare
chiamami tormento dai, già che ci sei
Tu sei come il vento che porta i violini e le rose
Caramelle non ne voglio più
Certe volte non ti capisco
Le rose e violini
questa sera raccontali a un’altra,
violini e rose li posso sentire
quando la cosa mi va se mi va,
quando è il momento e dopo si vedrà
Una parola ancora
Parole, parole, parole
Ascoltami
Parole, parole, parole
Ti prego
Parole, parole, parole
Io ti giuro
Parole, parole, parole, parole parole soltanto parole, parole tra noi
Che cosa sei, che cosa sei, che cosa sei,
No, non dire nulla, c’è la notte che parla
Cosa sei
La romantica notte
Non cambi mai, non cambi mai, non cambi mai
Tu sei il mio sogno proibito
Proprio mai
È vero, speranza
Nessuno più ti può fermare
chiamami passione dai, hai visto mai
i spegne nei tuoi occhi la luna e si accendono i grilli
Caramelle non ne voglio più
Se tu non ci fossi bisognerebbe inventarti
La luna ed i grilli
normalmente mi tengono sveglia
mentre io voglio dormire e sognare
l’uomo che a volte c’è in te quando c’è
che parla meno
ma può piacere a me
Una parola ancora
Parole, parole, parole
Ascoltami
Parole, parole, parole
Ti prego
Parole, parole, parole
Io ti giuro
Parole, parole, parole, parole parole soltanto parole, parole tra noi
Che cosa sei
Parole, parole, parole
Che cosa sei
Parole, parole, parole
Che cosa sei
Parole, parole, parole
Che cosa sei
Parole, parole, parole, parole parole soltanto parole, parole tra noi
“Parole parole”
Mina e Alberto Lupo
Senza le parole non potremmo godere della lettura di un libro o della melodia di una canzone o di un’aria di un’Opera lirica.
Il mese scorso abbiamo parlato del silenzio e di come esso abbia una grande rilevanza nella musica.
Questo mese, come se dovessimo riequilibrare qualcosa in questo nostro mondo, proviamo a disquisire di parole, che possono essere pesanti come macigni o leggere come brezza marina. Oppure possono essere parole vuote o, peggio ancora, parole mendaci.
Cesare Sterbini, quando scrisse il libretto per Il Barbiere di Siviglia di Gioacchino Rossini, forse non sospettava che quelle parole (La calunnia è un venticello, un’auretta assai gentile che insensibile sottile leggermente dolcemente incomincia a sussurrar) divenissero così note e universalmente riconosciute.
Quel venticello continua a spirare senza posa dal 1816 ad oggi e, anzi, oggi è forse sempre più attuale e carico di forza distruttiva visto che la straripante messe di informazioni rende sempre più complesso districarsi tra vero, verosimile e spudoratamente falso.
In queste pagine troverete una tabella, fornita da INSIGHTS, il servizio di Facebook che analizza la popolarità e il gradimento su Internet. Questi dati sono pubblici e facilmente consultabili da chiunque lo desideri.
Come anche non è in discussione il lavoro che abbiamo fatto in passato, ad esempio, con le nostre Guide di Fedeltà del Suono, un bimestrale che in ogni numero trattava in maniera monografica determinati argomenti relativi al mondo dell’HiFi (Analogico, Sorgenti Digitali, Sorgenti Digitali, Diffusori Bookshelf, Diffusori da Pavimento e Amplificatori) e lo faceva con prove originali e approfondite, aggiungendo anche informazioni di carattere tecnico e approfondimenti relativi all’argomento del numero…déjà vu!
Nihil sub sole novum
Buona musica e avanti tutta!