<span style="font-size:12px;"><span style="font-family: tahoma,geneva,sans-serif;"><img alt="alt" src="https://www.fedeltadelsuono.net/" style="width: 250px; height: 55px; margin: 3px; float: right;" /> Impropriamente utilizzato, un equalizzatore può annullare tutto il potenziale della fedeltà che il sistema ha da offrire, e anche quando non utilizzato affatto, con tutti i relativi controlli fissati su flat, può causare una certa quantità di velatura e perdita di profondità.Con un buon equalizzatore, però, la degradazione del segnale è abbastanza modesta da essere compensata dai benefici che esso può portare, e, se installato nel circuito Tape Monitor del preamplificatore, può sempre essere disattivato quando non è necessario. Ci sono due tipi fondamentali di equalizzatori: equalizzatori di sistema ed equalizzatori di programma. Poiché gli altoparlanti, inseriti nelle stanze del mondo reale, tendono a generare un sacco di strette risposte di frequenza ai picchi e alle cadute, il primo requisito per un equalizzatore di sistema è che abbia una risoluzione alta. Cioè, deve avere abbastanza bande controllabili, di larghezza sufficientemente stretta, per consentirgli di abbattere un picco senza penalizzare inutilmente le aree adiacenti. I migliori (molto rari) hanno una risoluzione 1/10-octave, il che significa circa 100 bande per ogni canale, mentre un equalizzatore eccellente in genere avrà 30 bande <img alt="alt" src="https://www.fedeltadelsuono.net/fdsbackup/wp-content/uploads/2012/10/dbxeq.jpg" style="width: 240px; height: 99px; margin: 3px; float: left;" />1/3-octave per canale. Ed è proprio per questo che un buon equalizzatore di sistema può non essere un buon equalizzatore di programma. Duecento controlli, o anche 60, sono semplicemente troppi per doverci fare i conti ogni volta che si cambia una registrazione audio. Il DBX 1410 è uno dei più sofisticati equalizzatori grafici sul mercato consumer oggi. Si tratta di una sorta di dispositivo ibrido, che combina le funzioni di un equalizzatore di sistema e di un equalizzatore di programma. Esso divide la metà inferiore dello spettro audio (dove si verificano la maggior parte delle irregolarità di risposta indottedal sistema altoparlante/stanza) in bande da mezza ottava, e la metà superiore in bandeda un’ottava;dispone di 14 manopole per controllare entrambi i canali contemporaneamente o uno alla volta. Le manopole sono in realtà piccoli interruttori a leva che alzano o abbassano il guadagno del gruppo da loro controllato elettronicamente, a seconda che vengano spinti verso l'alto o verso il basso. Il display a LED sul pannello frontale (+1 dB o -1dB) consente di fissare tutti icontrolli e il tasso di variazione in ogni banda, che cambia da lento a veloce se si tiene premuta la manopola per più di un paio di secondi. A una estremità del display c’è un monitor per il livello del segnale <img alt="alt" src="https://www.fedeltadelsuono.net/fdsbackup/wp-content/uploads/2012/10/dbxeq2.jpg" style="width: 240px; height: 103px; margin: 3px; float: left;" />continuo e l'intero pannello LED può anche essere commutato per visualizzare la lettura in tempo reale di un analizzatore di 14 canali (RTA), con bargraph verticale che mostra l'ampiezza del segnale all'interno di ciascuna banda. Un interruttore permette alla RTA di monitorare sia il segnale di linea in entrata nell’equalizzatore, sia in uscita dal suo proprio microfono (in dotazione). La RTA offre due velocità di visualizzazione della risposta: lenta e veloce. La prima rende più facile osservare le letture di risposta, la seconda è per controllare i livelli di picco del segnale. Un pulsante HOLD può essere utilizzato per mettere entrambi i display in una modalità di archiviazione che "congela" la lettura dell’ ampiezza più alta in ogni banda.La RTA o la funzione auto-equalizzazione può lavorare su entrambi i canali separatamente o contemporaneamente, e una volta che si ha la curva di equalizzazione che si desidera, è possibile assegnarla ad uno qualsiasi dei 10 pulsanti numerati posti sul pannello frontale per un successivo richiamo. Un altro pulsante ripristina l'equalizzatore alla risposta piatta, ma tutte le curve<img alt="alt" src="https://www.fedeltadelsuono.net/fdsbackup/wp-content/uploads/2012/10/dbxeq3.jpg" style="width: 240px; height: 71px; margin: 3px; float: right;" /> memorizzate rimangono in memoria, anche quando è spento o scollegato dalla presa a muro. Una batteria al litio conserva i dati memorizzati durante i periodi di spegnimento, per un massimo dichiarato di sette anni. Questo prodotto ben congegnato e ben ingegnerizzato ha ottenuto di essere uno dei più versatili e utilizzabili equalizzatori grafici. Altri equalizzeranno un sistema con più raffinatezza, e alcuni faranno quasi altrettanto bene per l'equalizzazione del programma, ma nessuno potrà essere altrettanto efficace e facile da usare: il Dbx 14/10 è altamente consigliato.</span></span>
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