Una delle più note sonate beethoveniane, la “brillante” (o “molto concertante”) Sonata op. 47, apre un programma tutto incentrato su pagine nate dalla collaborazione o dall’ispirazione che virtuosi del violino fornirono alla composizione per il duo con pianoforte. A Rodolphe Kreutzer, che tuttavia mai eseguì la sonata beethoveniana, seguono Samuel Dushkin, per cui Stravinskij scrive la Suite Italienne nel 1932 oltre che il fortunato Concerto, Pavel Kochanski, per cui Prokofiev riadatta le Cinque Melodie nel 1925 e Jelly d’Aranyi, omaggiata da Ravel con la Tzigane del 1924.
Domenico Nordio violino, Orazio Sciortino, pianoforte.
Musiche di Beethoven, Stravinsky, Prokofiev, Ravel.
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