FEDELTÀ DEL SUONO #290 – FEBBRAIO 2020 – GET WISE AND STAY FOOLISH

Get wise and stay foolish

 

I DON’T WANNA GET WISE

 

[Verse 1]

He was drunk, I was blind

Though we tried to be kind

I was sunk, always late

Wewerequick to rotate

 

Let’sbe blunt, I was a bluff

Andthe surreal life was tough

I was a runt, we told lies

But to our great surprise

 

[Pre-Chorus 1]

All the shit that we did

Brought us some money, I guess

And those snotty young kids

Were a standing success

 

Helped us conquer and rise

And we learned in this hell

 

[Chorus]

We don’t wanna get wise

(I don’t wanna get wise

I don’t wanna get wise)

Life teaches us well

 

 

[Verse 2]

We still pull, we get smug

And we all like a drug

Over full, always sated

Puffed up, elated

 

Let’s admit our mistakes

Are what triggered our breaks

We were shits, so no disguise

And it is no surprise

 

[Pre-Chorus 2]

That the crap that we did

Brought us money, God bless

And those snotty young kids

Were a standing success

 

Helped us conquer and rise

And we learned in this hell

 

[Chorus]

We didn’t wanna get wise

(I don’t wanna get wise

I don’t wanna get wise)

Life teaches us well

 

 

[Bridge]

Experiment, you universe

We’ll ask why you choose to curse

Why set a fire you plan to douse?

Why set a rat to catch a mouse?

 

[Verse 3]

He was drunk (he was drunk), I was blind (he was blind)

Though we tried to be kind

I was sunk (he was sunk), he was late (always late)

We were quick to rotate

 

We tried hard to stay young

But the high notes were sung

We’ve been scarred, we’ve been prized

But you could see in our eyes

 

[Chorus]

(I don’t wanna get wise

I don’t wanna get wise)

We got wise!

 

[Outro]

(I don’t wanna get wise

I don’t wanna get wise)

We got wise

(I don’t wanna get wise

I don’t wanna get wise)

We got wise

(I don’t wanna get wise

I don’t wanna get wise)

We got wise

 

Album: Who

Artista: The Who

Produttore: Pete Townshend

Data di uscita: 2019

 

 

Questo nostro mondo è strano.

Prima io, da appassionato prima ancora che rivenditore, ero sempre alla ricerca di qualcosa che mi facesse toccare il cielo con un dito.

Non ero mai soddisfatto del mio impianto perché sapevo, in cuor mio, che potevo sempre cambiare questo o quello e che magari avrei potuto migliorare qualcosa… oppure no!

Mi accorgo oggi che per anni ho ascoltato l’impianto senza godermi la musica.

Io come tanti altri audiofili come me, perennemente alla ricerca del Santo Graal dell’audiofilia che, come tutti i miti, esistono solo nell’immaginario collettivo.

Poi, un po’ alla volta, anche grazie alle parole di Lorenzo (Zen N.d.D.) e alle cose “strane” che tu scrivevi sui tuoi editoriali, ho provato a farmi qualche domanda, anche per cercare di uscire dalla gabbia nella quale prima voi riviste, poi i Forum e poi noi stessi ci eravamo rinchiusi.

Complice anche un cambio tecnico di paradigma di ascolto (ha cambiato completamente il suo impianto optando per un mono marca N.d.D.) oggi mi godo la musica e non più l’impianto!

Sono felice perché sono finalmente appagato, ascolto molta musica e mi godo il mio impianto senza paranoie…

 

Questo ragionamento l’ho sentito fare qualche giorno orsono da un operatore e mi ha molto colpito.

Per diversi ordini di motivi:

 

  • Lui è molto più giovane di me ma conosce questo mercato da appassionato da quasi trent’anni.

 

  • Da appassionato ha iniziato e poi ha trasformato la sua passione in lavoro.

 

  • Come spesso accade in questi casi, quando passione e lavoro coincidono, la passione smette di essere tale per diventare lavoro ma il lavoro diventa raramente passione.

 

  • Proprio per il motivo suddetto, la passione comincia a scemare e viene meno la spinta propulsiva.

 

Spesso, in questi casi, finisce male a meno che non intervenga un fattore di crisi (nel senso etimologico del termine, ovvero un fattore di cambiamento) che ti porti necessariamente a rivedere il tutto.

Nel suo caso il fattore è stato duplice: da un lato ha preso coscienza che aveva confuso il mezzo con il fine, il viaggio con la meta (come direbbe Lorenzo Zen); dall’altro ha realizzato che alle volte basta guardare la realtà con meno filtri, senza pregiudizi, per accorgersi che alcune verità (non La Verità ma alcune di esse) le abbiamo sempre avute davanti agli occhi senza mai vederle.

Ecco allora che, di colpo, venendo meno il velo davanti agli occhi (in questo caso il velo era ANCHE sopra le orecchie!) possiamo scorgere la realtà per quella che è e magari tornare a godere della Musica (il fine e non il mezzo) senza troppe “pippe mentali”.

 

Quelle stesse “pippe mentali” che molti per anni si sono fatti rincorrendo le teorie pseudo scientifiche di alcuni guru ipertrofici di questo settore che volevano convincerli che TUTTO FOSSE MISURABILE, CHE DELLE VOSTRE ORECCHIE NON BISOGNA FIDARSI, come se noi ascoltassimo un concerto per mezzo delle cuffie collegate ad uno strumento attraverso il quale cerchiamo di misurare chissà quale frequenza o intensità sonora!

 

Bene, oggi che anche i gurini (che sono i figliocci del guru ipertrofico, ma che essendo minori hanno un ego atrofico ovviamente…) hanno compreso che NON TUTTO E’ MISURABILE, potete tutti finalmente tornare a godervi la MUSICA attraverso il VOSTRO IMPIANTO!

Giocateci, comprate e vendete questo o quel pezzo, questo o quel cavo (tanto anche i gurini sanno i cavi influiscono sul suono complessivo del vostro impianto, anche se non ve lo possono ancora dire!) ma soprattutto UTILIZZATE I VOSTRI MAGNIFICI IMPIANTI PER ASCOLTARE TANTA MUSICA.

 

Tornate a godere della MUSICA ricordandovi perché tanti anni orsono compraste il vostro primo impianto hifi… PER ASCOLTARE LA MUSICA!!!

 

E lasciate nuotare i gurini dove meglio credono…

 

Scrivetemi pure, come sempre, senza remore a:

abassanelli@fedeltadelsuono.net

 

Buona musica e avanti tutta!

 

 

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EDITORIALE

Get wise and stay foolish

di Andrea Bassanelli

 

IN COPERTINA

The Who

Chissà se in cielo passano gli Who…

di Mauro Bragagna

 

IL CAPPELLO A CILINDRO

Lettere al Direttore

di Andrea Bassanelli

 

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…alla settima luna

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Della raggiunta maturità e della strada ritrovata

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Dell’HiFi e dell’esperienza zen

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